19\04\2010
Un giorno di pioggia
Un giorno di pioggia
Era notte fonda,Viola era in campagna. Stava raggomitolata fra le calde coperte che aveva comprato al mercato pochi giorni prima. Viola non riusciva a dormire, così si alzò dal letto, si mise le pantofole e si diresse in soggiorno. Si sedette sulla potrona davanti alla finestra. Fuori c'era un vento fortissimo, l'acqua scosciava sull' erba dove solitamente pascolavano le pecore e le mucche del signor Gianni. Gl alberi si piegavano a destra e sinistra a causa del vento. La cavalla vigilava il recinto, con quei tuoni non si sentiva al sicuro perciò cercava di proteggere il suo puledrino. Tuoni, fulmini e saette spaventavano a morte le galline ma sopratutto mamma chioccia e i suoi pulcini. La tovaglia ripiegata su tavolo in giardino volò via andandosi ad impigliare in un ramo dell'ulivo.Nell' orto le susine cadeano da' albero e i fiori del pesco venivano trasportati via.I pomodori erano sparpagliati per tutto l'orto.Viola osservava il temporale: era terribile, le mucche si agitavano e altrettanto facevano le pecore e le capre.Viola si alzò si infilò il giubbotto del suo babbo gli scarponi che le avea regalato lo zio e uscì di casa, raccolse tutti frutti caduti a terra e li mise in un grande cesto, recuperò la tovaglia e cercò di tranquillizzare gli animali; alla cavalla e al piccolo puledrino diede del fieno, raccolse le uova delle galine e diede loro della frutta (un po' ammaccata), caduta durante i temporale. Tornò a casa, ora era stanchissima, aveva un gran sonno, si buttò sul letto e si addormentò.